Sulle basse pendici dell’Aspromonte, quasi a metà strada tra il crinale tirrenico e quello ionico della provincia di Reggio Calabria, sorge Oppido Mamertina, città dal glorioso passato e dalle importanti vestigia storiche. Era qui, infatti, che sorgeva l’antica Mamertum, influente località dell’epoca classica di cui non di rado si fa menzione nei testi storici del tempo, soprattutto latini. Per ammirare le bellezze archeologiche di questo territorio vi consigliamo anzitutto una visita al museo civico, ricchissimo di reperti catalogati e di tavole didascaliche, per poi recarvi nelle frazioni di Palazzo e soprattutto di Mella, dove sono ancora presenti i segni tangibili dell’importante città antica sovrapposta ad un precedente insediamento neolitico. Il territorio di Oppido Mamertina, infatti, è particolarmente ospitale per via della folta vegetazione, della ricchezza di corsi d’acqua e della giusta vicinanza con il mare. La storia di questo paese reggino si lega indissolubilmente alla sua natura: le coltivazioni di alberi da frutto, in special modo l’ulivo, hanno determinato lo sviluppo economico della cittadina insieme allo sfruttamento ed alla lavorazione del legname. Non è un caso che circa un terzo del comprensorio mamertino sia oggi inserito nel Parco Nazionale dell’Aspromonte. Come molti paesi calabresi, anche Oppido subì le conseguenze nefaste del terremoto del 1783, che indusse molte persone ad abbandonare la città, ormai inagibile. Le autorità del tempo, però, non si persero d’animo e disposero un imponente programma di ricostruzione basato sulle più avanzate tecnologie architettoniche ed urbanistiche del tempo, che prevedevano una disposizione a scacchiera degli edifici ed un impianto assiale su due direttrici. Gli amanti dell’urbanistica potranno ancora oggi notare tale disposizione, con le vie principali, corso Vittorio Emanuele III e via Umberto I, che attraversano tutto l’abitato e conducono alla centrale piazza della Cattedrale.