Abitanti
: 10825
CAP
: 89011
Altitudine
: 50 m
Prefisso
: 0966
Superficie
: 24,68 Kmq
Nella parte settentrionale della provincia di Reggio Calabria, Bagnara Calabra sorge nel cuore di un’insenatura della Costa Viola che a molti osservatori ha ricordato la forma di un anfiteatro naturale incastonato tra le colline a picco sul mare. Oltre ai paesaggi naturali tra i più affascinanti del Sud Italia che hanno fatto definire Bagnara “la Perla del Tirreno” (titolo però comune a tante altre località), in questo centro Reggino anche la cultura tradizionale svolge un ruolo non secondario. Posta com’è sullo Stretto di Messina, luogo nevralgico per millenni nei traffici commerciali e nelle colonizzazioni, Bagnara Calabra ha conservato un’indole la cui origine si perde nella notte dei tempi: usi, costumi e tradizioni sono sì affini al resto della Calabria Meridionale, ma appaiono nettamente riconoscibili, quasi come se qui fossero passati dei popoli che altrove non avrebbero lasciato il segno. Alcuni studiosi individuano questa ascendenza nei Fenici, l’antico popolo mediorientale che per primo fondò la propria civiltà sugli scambi commerciali e la navigazione: a Bagnara, ad esempio, è stato praticato il baratto fino a non molti decenni addietro nelle comunità più ristrette, pratica che taluni mettono in relazione alla cultura fenicia. Un’altra caratteristica importante della cultura bagnarese è la pesca, in particolar modo quella del pescespada: le classiche spadare qui sono state abbandonate, e non senza polemiche, solo dopo il veto della Commissione Europea. Il pescespada è alla base della gastronomia della città, i cui piatti tipici hanno inevitabilmente una predilezione per il pescato in genere. Sulle colline, intervallati da aree brulle tipiche della Calabria, si scorgono ampi uliveti e vigneti: l’uva zibibbo è tra i prodotti tipici più apprezzati, senza dimenticare, nel periodo natalizio, il famoso Torrone di Bagnara Calabra, esportato in tutto il mondo.
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