Abitanti
: 3125
CAP
: 89028
Altitudine
: 290 m
Prefisso
: 0966
Superficie
: 33,55 Kmq
Poco a Nord del Tirreno Reggino sorge Seminara, centro collinare noto per l’artigianato tradizionale e per il suo glorioso passato medievale. In quel periodo della Storia noto, forse impropriamente, come “secoli bui”, a Seminara sorgevano importanti costruzioni militari, roccaforti e torri di guardia che ne fecero uno dei punti di riferimento nella lotta alla pirateria e alle invasioni straniere nel Sud Italia fino all’Età Moderna. Uno degli avvenimenti storici che più rende fieri i seminaresi è il passaggio dell’Imperatore Carlo V di ritorno dalla Sicilia: il Sovrano, dopo aver riportato un’importante vittoria contro i Turchi Ottomani, fece tappa qui ospite del Duca Spinelli che lo ricevette tra due ali di folla festante. In cambio dell’ospitalità ricevuta l’Imperatore del Sacro Romano Impero consegnò alla città, tra le altre cose, dello Stemma Araldico Imperiale tuttora visitabile nella Chiesa di Sant’Antonio dei Pignatari: il passaggio di Carlo V da Seminare viene fatto rivivere ogni anno agli inizi di novembre da un nutrito gruppo di attori in abiti tradizionali, sbandieratori, damigelle e cavalieri che dai vicoli di Borgo Sant’Antonio arrivano a P.za Vittorio Emanuele dove ha luogo il tradizionale Palio con giochi medievali. Per quanto concerne la cultura, Seminara è la patria di Barlaam, insegnante di Francesco Petrarca, e di Leonzio Pilato, di cui fu allievo il Boccaccio. Tra le tradizioni seminaresi sono molto caratteristici il ballo dei giganti, Mata e Grifone, due enormi statue che danzano al ritmo incessante delle percussioni e la processione della Madonna dei Poveri, o Madonna Nera, il cui santuario è meta di pellegrinaggi da ogni parte della Calabria. Segnaliamo infine la lavorazione della ceramica di Seminara, con recipienti particolari come la “bumbula” o il simpatico “gabbacumpari” e numerose maschere apotropaiche.
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