Abitanti
: 3219
CAP
: 88049
Altitudine
: 774 m
Prefisso
: 0968
Superficie
: 20 Kmq
Soveria Mannelli è un comune alto-collinare nel cuore della parte settentrionale della Sila Catanzarese, al confine con il territorio di Cosenza, in una zona lievemente ribassata rispetto al massiccio silano ed al monte Reventino, che proteggono il paese dai venti ma che gli conferiscono un clima piuttosto freddo in inverno e gradevole in estate. Abitato sin dall’epoca preistorica, come testimoniano alcuni ritrovamenti in parte ancora da decifrare, fu a lungo contesa tra svevi e normanni e poi dalle famiglie di feudatari che si spartivano quel territorio. Per molto tempo, però, sin dal XVII secolo, si considerarono i centri urbani di Soveria e Mannelli (detta allora San Tommaso) come due entità distinte, entrambe nell’orbita dell’università di Scigliano ma governate da casati diversi. Solo nel 1807, data di fondazione del comune, vennero uniti e posti sotto l’egida di Rogliano: tutto l’Ottocento fu però caratterizzato da moti rivoluzionari soppressi nel sangue e da continui riassestamenti, non sempre indolori, nella definizione dei confini. Soveria Mannelli fu anche teatro di una delle più importanti vittorie dei Garibaldini contro l’esercito borbonico, come ricorda l’obelisco celebrativo al centro del paese, ed di un feroce bombardamento durante il Secondo Conflitto Mondiale, per il cui sacrificio il paese è stato insignito dal Presidente della Repubblica del titolo di ‘città’ nel 2008. Per quanto concerne il toponimo, non c’è una ricostruzione storica condivisa: alcuni ritengono che ‘Soveria’ derivi dai sorbi che si trovano abbondanti nei suoi boschi, mentre altri sostengono che si tratti di una voce latina per indicare le aree basse (sub-aree) rispetto al primo centro abitato; ‘Mannelli’ potrebbe derivare dal cognome di un’influente famiglia locale, ma anche dai ‘manni’, strumenti tradizionali per la lavorazione del lino.
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