Ai piedi dell’Aspromonte e nella parte meridionale della Piana di Gioia Tauro troviamo Taurianova, uno dei più importanti centri economici della provincia di Reggio Calabria. Il suo territorio è tra i più rigogliosi della zona, grazie alla presenza di vallate, aree pianeggianti molto fertili, boschi e corsi d’acqua tra cui il torrente Razzà che bagna la cittadina. Queste caratteristiche hanno avuto su Taurianova un importante influsso per quanto concerne lo sviluppo economico ma anche per le recenti aperture verso il comparto turistico. Abitato forse anche dalle civiltà italiche preistoriche, il suo territorio venne prescelto dai profughi di Taureana, uno dei centri più in vista della Calabria antica ed alto-medioevale, messi in fuga, secondo la tradizione, da una spedizione punitiva degli islamici insediatisi in Sicilia ai quali la città aveva negato dei tributi. Dal nome di ‘Taureana Nuova’ nacque il toponimo attuale che, nel XI secolo, identificò il territorio comprendente i centri di Radicena, Iatrìnoli e San Martino, che vennero sottoposti al dominio dei Normanni. Taurianova fu così fiorente nei commerci, nelle attività collegate alla raccolta ed allo sfruttamento del legname e nelle produzioni agricole, legate principalmente ad uliveti, coltivazioni cerealicole, agrumeti e gelseti, che si riscontrò una grande crescita demografica nel XVII secolo, con una sorta di emigrazione dal Nord verso il Sud. Nel XIX secolo, abolita la feudalità, Taurianova fu dichiarata comune indipendente e comprendeva anche i territori che dal 1946 in poi appartengono a Terranova Sappo Minulio.