Posizionata sulla costa Tirrenica Vibonese, sulle falde del monde Poro, Tropea, citata da alcune fonti storiche di epoca romana, rimanda a testimonianze del IV sec. d.C. come testimoniano alcune epigrafi paleocristiane anche se i documenti proliferano soprattutto dal VI sec. in poi e in particolare con l’arrivo in Calabria del generale bizantino Belisario. Per contrastare la presenza dei Goti l’abitato venne fortificato con l’erezione della cinta muraria e del Castello, intorno al quale si sviluppa la città, accessibile inizialmente attraverso due porte: la Vaticana verso Ovest e quella di Mare che la collegava al porto e da una terza porta, la Porta Nova nel 1785. Dal 1875 al 1883 il Castello e le mura cittadine vennero abbattute ed oggi è possibile ammirare solo alcuni tratti delle fortificazioni nella parte occidentale, lì dove si trovava la Porta Vaticana. Passeggiando tra le stradine del centro di Tropea è possibile ammirare portali settecenteschi di stile rinascimentale, barocco, neoclassico e di influenze musulmane (per le scorrerie che vi fecero) che riflettono gusti e status sociale dei proprietari. Il luogo di culto più rappresentativo è la Cattedrale, eretto su di un ex cimitero bizantino e risalente all’epoca normanna, quando Roberto il Guiscardo conquista l’abitato.Ma il vero simbolo di Tropea il Santuario di Santa Maria dell’Isola ubicata sulla sommità di una piccola e suggestiva lingua di terra, protesa verso il mare. Luogo ascetico di eremiti basiliani fu soggetto a numerosi rifacimenti nel corso del tempo divenendo oggi un’importante meta di pellegrinaggio per il culto di una Madonna taumaturga.