Posizionata su di un colle alle pendici della costa Tirrenica, Vibo Valentia gode di una strategica posizione geografica che volge a dominare l’hinterland, la catena montuosa delle Serre e la zona marittima. Nasce come subcolonia greca di Locri Epizefiri durante la seconda metà del VII secolo a.C. con il nome di Hipponion, diviene Valentia in epoca romana in veste di municipium romanorum, Monteleone in epoca medievale e Vibo Valentia nel 1928. Sul colle più alto della città, lì dove sorgeva l’antica acropoli greca, si eleva ancora imponente il Castello normanno – svevo costruito per volere di Ruggero il Normanno nella seconda metà dell’XI secolo ed utilizzando blocchi di arenaria appartenenti agli edifici e alle mura greca i cui resti si ritrovano in vari siti archeologici della città. All’interno del Castello trovano esposizione i reperti della città antica che vanno a costituire il Museo Archeologico dedicati a Vito Capialbi, il noto archeologo e storico vibonese. Interessate è il centro storico dell’abitato organizzato secondo un tessuto urbanistico irregolare con strade strette sulle quali si affacciano palazzi aristocratici del sette-ottocento e la Cattedrale della città dedicato a San Leoluca, il patrono della città. Fu eretta nel 1680 al di sopra di una chiesa di impianto bizantino contiene all’interno pregevoli pitture del XVI e XVII secolo. Esiste anche un ex convento dei domenicani che si sviluppa attorno ad un’ampia corte con pozzo al centro e portico voltato, conosciuto con il nome di Valentianum che ospita oggi il Museo di Arte Sacra.