Posizionata sulla bassa costa Tirrenica e centro di sbarco per l’attraversamento dello Stretto di Messina, Villa San Giovanni ha ricoperto sin dall’antichità un ruolo fondamentale dal punto di vista economico e strategico per le popolazioni che si sono avvicendate nel dominio del Mediterraneo già dall’epoca della Magna Grecia: qui si trovava il cosiddetto Trajectum Siciliæ (Passaggio per la Sicilia) per i Romani. Il centro abitato è situato tra le frazioni di Pezzo e Cannitello, rispettivamente il limite meridionale e settentrionale di Villa San Giovanni. Pezzo si sviluppa lungo la costa, in special modo in quel tratto da cui partono i collegamenti per la Sicilia, e arriva sino al centro cittadino all’interno; la zona di Cannitello è invece un tipico borgo di mare della Calabria, con strutture ricettive e stabilimenti balneari. Villa, come la chiamano i reggini, è una cittadina operosa, industriosa e molto attenta alle novità pur senza mai dimenticare le proprie tradizioni: divenuta nota per le antiche industrie del baco da seta e per le sue 56 filande che rappresentavano un’importante fonte di reddito, la città si distingue anche per la produzione artigianale delle pipe in radica vendute in Italia ed all’estero sin dal primo Novecento. Molto praticata è anche la coltivazione degli agrumi, tra i quali spicca il bergamotto, esportato in tutto il mondo lavorato in mille modi oppure come essenza. I terremoti del 1783 e del 1908 hanno cancellato ogni traccia del passato della città: Il monumento più antico di Villa San Giovanni è la cosiddetta Fontana Vecchia (1830), costruita nel quartiere omonimo per volere dei Caracciolo, importante famiglia locale.