Centrache è un piccolo borgo di quasi 500 abitanti nel cuore delle Serre Catanzaresi, nell’alta Valle del torrente Soverato. Posta al centro del cosiddetto Istmo di Catanzaro, che divide geologicamente in due parti la Calabria, Centrache offre al turista ampi boschi ed un centro storico molto caratteristico, quasi un viaggio nel tempo in una società contadina che ha saputo riadattarsi alla modernità. Fondata in epoca romana in un’area strategicamente molto importante per via del controllo sulle due coste, Centrache fu occupata dai Normanni e dagli Aragonesi, passando poi alle famiglie dei Borgia e dei De Gregorio sino alla fine del feudalesimo (inizi del XIX secolo). L’economia del paese è legata da sempre all’agricoltura ed all’allevamento, cosa che si riflette in prodotti tipici alimentari (latticini, olio, vino, castagne e cereali) ed artigianali (cotone, lino e seta) di gran pregio. Anche qui, come in tutta l’area, i terremoti dell’inizio del Novecento hanno lasciato amare tracce nelle costruzioni, inducendo molti ad un’emigrazione forzata: ma il paese non ha mai perso la sua indole più caratteristica, che chiunque lo visiti potrà facilmente ritrovare. Oltre al borgo sono presenti ampi spazi di verde in cui è possibile fare lunghe passeggiate per sentieri talvolta solo appena accennati: sullo sfondo della vostra passeggiata ci sarà l’incantevole Costa degli Aranci. Tra i monumenti segnaliamo la Chiesa di Sant’Onofrio, patrono del paese, a cui è dedicata la più importante festa dell’anno durante la prima settimana di agosto.