Natale in Calabria
Il Natale calabrese fra tradizioni e modernità
Il Natale, in Calabria come in tutta Italia, è la festa più attesa e sentita dell’anno. E’ pur vero che, da tempo ormai, la tradizione popolare si sta trasformando irrimediabilmente in una festa consumistica, fatta di regali costosi, addobbi eccessivi e stress da vacanze, ma in Calabria potrete trovare ancora posti dove il tempo sembra quasi essersi fermato. I piccoli centri sono quelli dove le tradizioni sono ancora meglio radicate ma, se cercate bene, anche nelle città potrete riassaporare l’atmosfera natalizia più autentica: un bell’esempio in tal senso sono i mercatini di Natale. Da Cosenza a Crotone, da Lamezia a Reggio Calabria sono innumerevoli i mercatini natalizi allestiti ogni anno nel mese di dicembre. Qui potrete trovare addobbi per l’albero, per la casa, per i balconi e gli ambienti esterni della vostra abitazione: un trionfo di luci e colori che vi riporterà con la mente indietro nel tempo. Andateci anche se non intendete comprare nulla: l’allegria che si respira e gli occhi sgranati dei più piccoli valgono la pena di uscire di casa nonostante il freddo. La caratteristica più importante del Natale calabrese è però il presepe. Tutte le case ne hanno uno e, per allestirlo al meglio, c’è chi comincia a lavorarci da novembre o ancora prima: un atto di devozione religiosa, certo, ma anche e soprattutto una tradizione secolare a cui nessuno vuole rinunciare. Terminato quello di casa propria, in molti collaborano alla realizzazione di quello parrocchiale, dando vita talvolta a rivisitazioni molto fantasiose (come il presepe subacqueo o quello nel ghiaccio) della scena della Natività. Particolarmente caratteristici, nei giorni di festa, sono i Presepi viventi, come quello di Bagaladi a Reggio, di Jonadi a Vibo Valentia, di Isola Capo Rizzuto a Crotone o di Altomonte a Cosenza: le manifestazioni in Calabria sono davvero tante e non avrete che l’imbarazzo della scelta. Oltre ai dolci e alla gastronomia di Natale, a cui dedicheremo una sezione a sé, una delle tradizioni più sentite è quella delle “focare” o “focarine”: si tratta di grosse pire che vengono accese la notte di Natale attorno alle quali si balla e si canta sino all’alba. Non di rado l’atmosfera festosa è allietata dagli zampognari, musicanti depositari di un sapere antichissimo e sempre più raro. Malgrado ce ne siano alcune versioni modernizzate, la zampogna resta lo strumento tradizionale per eccellenza, fatto ancora con pelle di capra e canne lavorate da sapienti artigiani, spesso anche abili suonatori. Sono rimasti in pochi a coltivare questa passione, tramandata di padre in figlio per secoli: tra le principali scuole di zampognari calabresi ricordiamo Verbicaro e Farneta a Nord, Brancaleone e Bagaladi a Sud.
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