Trekking in Calabria
Il modo più autentico di vivere la natura calabrese
Il Trekking è una pratica che sta prendendo sempre più piede anche in Calabria, terra dalla natura selvaggia e rigogliosa che ben si presta a questa attività sportiva. I parchi nazionali, così come le oasi naturali e faunistiche, rappresentano solo una delle tante possibilità di passeggiare nel verde delle montagne alla scoperta di ecosistemi affascinanti ed ancora incontaminati.
Praticare trekking in Calabria è un’esperienza da provare, sia che siate esperti di questo tipo di escursionismo sia che vogliate solo farvi una passeggiata nella natura. Se siete esperti vi consigliamo il Parco Nazionale d’Aspromonte, con itinerari dal notevole salto altimetrico e dagli scenari davvero mozzafiato, come quelli del Sentiero dei Greci, il Monte Sant’Elia e lo Schioppo di Salino, tutte località nel comune di Mammola, Reggio Calabria.
Molto bella anche la “Serra delle Ciavole” nel Parco Nazionale del Pollino, che presenta un ambiente floro-faunistico unico nella Regione. Il Parco Nazionale della Sila è invece quello con il maggior numero di percorsi segnalati, come quello del fiume Roncino, l’Anello del Gariglione o i Piani di Tirivolo.
In tutte queste località sono presenti aree di sosta pensate appositamente per “trekker” ed escursionisti, con possibilità di riempire le borracce e di fermarsi a fare colazione. La nostra raccomandazione, dettata ovviamente dal buon senso, è quella di evitare l’uscita dai percorsi già segnalati se non siete esperti di montagna: la natura da Paradiso può diventare rapidamente un Inferno, se non la si conosce! Prestate attenzione agli orari (evitate le ore notturne, nelle quali è più difficile orientarsi!) e soprattutto all’equipaggiamento.
Chi pratica trekking dovrebbe avere con sé sempre una bussola (meglio se con dispositivo gps), una torcia, corde sottili e resistenti, una mappa del luogo, un coltello, un accendino, un abbigliamento adeguato, un telone termico (in commercio ne esistono molti fatti in pile) e gli scarponi alti (evitano, tra le altre cose, i morsi di vipera alle caviglie). Portate con voi anche i telefonini cellulari: saranno utilissimi per farvi ritrovare e chiedere aiuto in caso di necessità, per cui teneteli spenti quando non servono e risparmiate la batteria. Alcuni esperti consigliano agli escursionisti di portare con sé un fischietto, per facilitare eventualmente la loro localizzazione.
Se battete percorsi prestabiliti non correte alcun rischio e la vostra gita in montagna sarà un’esperienza da ricordare con piacere. Attenzione però al meteo e non avventuratevi nei sentieri più ostici quando piove o c’è nebbia, per non perdere l’orientamento e rischiare di essere colti dal panico (pessimo compagno di viaggio, quando si fa trekking!). Lo stesso vale per i corsi d’acqua, in molti punti agevoli da guadare ma che diventano improvvisamente impetuosi quando cade la pioggia.
La Calabria offre insomma opportunità varie per la pratica del trekking e dell’escursionismo: basta saper scegliere con equilibrio le località ed i percorsi in base ai livelli di difficoltà che, in tutta onestà, siamo pronti ad affrontare. Ricordate che non è una sfida e che non si vince nulla: il trekking è una passeggiata a contatto con la natura, non uno sport estremo!
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