Sul Promontorio Lacinio, nel cuore dell’area marina protetta “Capo Rizzuto”, si estende il Parco Archeologico di Capo Colonna che occupa una superficie piuttosto vasta, circa 70.000 mq tra sentieri e percorsi nei ruderi del Santuario di Hera Lacinia e dell’abitato di epoca romana che conducono non solo idealmente al Museo Archeologico annesso al Parco. Quest’ultimo, la cui istituzione era stata invocata già nel lontano 1984 a conclusione di un convegno promosso dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria, è stato finalmente inaugurato nell’estate del 2007 al fine di contrastare il degrado e i gravi fenomeni di dissesto in cui versava tutta l’area del Promontorio. Il Parco rappresenta un modello di pianificazione sostenibile del territorio costiero perché si propone la tutela e la valorizzazione dell’identità storico-archeologica, nonché ambientale, del luogo ma anche sulla sperimentazione di tecniche di bioarchitettura per la realizzazione del Museo e dei servizi culturali e di ospitalità. Nel Parco, inoltre, si opera il recupero e il riciclo delle acque grazie a vasche sotterranee dotate di impianti di fitodepurazione (filtraggio naturale grazie a piante acquatiche accuratamente selezionate) e l’intera area archeologica è corredata di pannelli didattici che consentono una passeggiata non invasiva nelle aree di scavo, monitorate costantemente da un sistema di video-sorveglianza. Sotto costante controllo è anche la situazione geofisica del Promontorio grazie ad apparecchiature di rilevamento sismico che permettono così di garantire al massimo l’incolumità delle persone e dei reperti.
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