La Chiesa Matrice di Acquaformosa è dedicata a San Giovanni Battista. Edificata agli inizi del XVI secolo dai primi profughi albanesi, resistette a lungo all’usura del tempo e ai danneggiamenti dovuti alle battaglie che imperversarono nei territori dell’odierna Calabria Settentrionale: nel 1936, però, ormai inagibile e pericolante, fu decisa la sua demolizione per essere ricostruita e restituita alla popolazione due anni dopo. All’interno l’edificio è composto da tre navate quasi interamente rivestite da un meraviglioso mosaico in oro , il cui valore va ben oltre quello dei materiali preziosi di cui è costituito: si tratta, infatti, di un raro esempio di “catechismo visivo” che attirerà la vostra attenzione non appena varcherete la soglia della Chiesa Madre. Il lavoro fu voluto dal “papas” don Vincenzo Matrangolo, che lo commissionò all’artista locale Biagio Capparelli. Tipica dello stile bizantino è l’iconostasi, la parete decorata di icone che divide l’altare, cui si accede attraverso la Porta Regale, dall’assemblea. La chiesa conserva inoltre opere di gran pregio provenienti dal monastero di S. Maria di Leucio, come alcune tavole realizzate dal pittore Marco Pino nel XVI secolo e una statua lignea, di origine fiamminga, del 1300 raffigurante la Madonna assisa sul trono. Bella anche la porta bizantina,intagliata con figure mitiche tra cui spiccano due grandi aquile bicefale (a due teste) nei quadranti superiori. Il campanile è costituito da una torre ottagonale con cupola ricoperta di argilla smaltata.
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