La fortezza di origine angioina fu edificata dai conti Sangineto di Belvedere nel XV secolo, passò poi ai Giunti, ai Sanseverino, ai Marchesi Majorana (1605), ai Firrao di Luzzi (1737) ed infine ai Principi di S. Agata. Conserva ancora oggi le quattro torri cilindriche, una parte del fossato, l’arcata monumentale dell’ingresso principale e un grande loggiato. All’interno si possono ammirare il cortile delle armi dotato di una piccola costruzione di guardia e, in un secondo cortile, un ulivo piantato dai prigionieri austriaci il 3 novembre del 1918. Una visita meritano anche le cantine, le scuderie e la cappella gentilizia, nonché il salone delle cerimonie collocato al piano superiore.
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