La Chiesa dell’Annunziata di Acri (CS) vanta origini molto antiche, risalenti ad almeno il XIII secolo. Posta al di fuori delle mura di cinta dell’antico centro abitato, presenta una tipica pianta romanica a croce latina e a tre navate cui si accede dal portone centrale e dalle porte laterali della facciata: questa è caratterizzata da 6 colonne portanti e da altre quattro che occupano lo spazio superiore insieme ad una croce in pietra. Tipico dell’arte romanica è anche il campanile, costruito in pietra calcarea come la croce sulla facciata, che si sviluppa su tre livelli ed è sormontato da un doppio sistema campanario ormai quasi completamente meccanizzato: anche l’orologio, infatti, è elettrico. Una volta entrati nella Chiesa dell’Annunziata di Acri potrete ammirare la linearità architettonica della struttura e i diversi fregi, invero molto sobri, che la caratterizzano. Segnaliamo però due interessantissimi dipinti olio su tavola del Cinquecento Napoletano raffiguranti San Giuseppe e Sant’Anna, gli affreschi dell’artista calabrese Raffaele D’Alvisio e diverse altre opere di pittori locali del XVIII e XIX secolo per lo più rimasti anonimi: il D’Alvisio è anche autore dell’affresco raffigurante gli Evangelisti che compare sulla cupola dell’Altare Maggiore. Nella sacrestia è infine conservato un pregevole dipinto di probabile origine bizantina rinvenuto durante gli ultimi lavori di restauro: pur essendo l’unico frammento rimasto di un dipinto molto più ampio, si può vedere la Deposizione del Cristo e una parte dell’iscrizione in gotico che la illustra.
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