Guardando dall’alto il borgo antico di Fiumefreddo Bruzio, in provincia di Cosenza, lo sguardo sarà catturato dai ruderi dell’antico e maestoso castello normanno che domina la costa e l’ampia vallata. Al Castello sono legate molte vicende della storia di Fiumefreddo, città di origine romana che conobbe però il vero splendore a seguito della conquista normanna dell’XI secolo. Come per il castello di Corigliano, sullo Jonio, anche in questo caso la sua edificazione è attribuita agli uomini di Roberto il Guiscardo, che ne avrebbero scelto con cura la posizione in funzione difensiva: fino agli inizi dell’Ottocento il castello rimase in ottimo stato e venne utilizzato come dimora principale dei feudatari e dei nobili che avevano il comando sulla città. Resistette a terremoti, intemperie ed assedi portati dai nemici più vari ma dovette arrendersi alle cannonate delle truppe napoleoniche, che condussero contro i Borboni una sorta di spedizione punitiva a seguito dell’aiuto fornito da questi alla popolazione nell’ordire una rivolta antifrancese. Gli agenti atmosferici hanno poi fatto il resto. Oggi il Castello di Fiumefreddo presenta ancora una facciata e parte delle strutture sotterranee: è stato messo in sicurezza ed è interamente visitabile. Resta un luogo magico, dove riecheggiano secoli di storia, sullo sfondo di un panorama mozzafiato sul Tirreno e sulle isole di Stromboli e Vulcano. Le pareti interne sono state affrescate da Salvatore Fiume nel 1975 e sempre da lui riprese e restaurate nel 1996.
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