La Chiesa di Santa Maria del Soccorso, Patrona di Caccuri, fa parte dell’antico convento domenicano della cittadina montana in provincia di Crotone. Fino a qualche secolo fa, i conventi erano molti, ma a partire dal Seicento si è assistito ad una progressiva e rapida dismissione di queste strutture e ad un loro conseguente abbandono. Il Convento domenicano di Caccuri è un’eccezione a tale norma: ben conservato, custodisce ancora oggi opere d’arte di gran pregio e rappresenta bene la struttura cinquecentesca originaria. Si tratta di una costruzione molto massiccia ma per nulla dozzinale. La facciata è a capanna con doppio spiovente ed impreziosita da un ampio rosone a raggiera di derivazione romanica nel centro e dagli stemmi della famiglia Spinelli e dell’Universitas di Caccuri, grazie alle quali si completarono i lavori di edificazione. Il portale in legno lavorato presenta bassorilievi raffiguranti scene di guerra ed è incorniciato da un robusto arco a tutto sesto. Molto caratteristica dello stile dell’epoca è anche la torre campanaria a base quadrata sulla destra. All’interno troverete molte decorazioni degne di nota, con una chiara predominanza del legno. Il soffitto è caratterizzato da capriate in legno a cassonatura a quadri e da un’ampia volta abbellita con dipinti di soggetti sacri in corrispondenza del bell’altare maggiore, la cui struttura portante è anche lignea così come il tabernacolo, gli altari delle pareti ed alcune statue, come quella di San Francesco di Paola, di Santa Filomena e quella di San Domenico, forse la statua di maggior pregio artistico. Segnaliamo inoltre la statua della Madonna del Soccorso con Bambino, ritratta nell’atto di difenderlo dal Maligno con un bastone oggi perduto, ed il Crocifisso, dalla grande espressività comunicativa.
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