Il principale edificio religioso della città reggina di Bova è il santuario di San Leo, Patrono dell’intera diocesi Reggio-Bova insieme a San Paolo, fondatore della Chiesa Reggina. Il Santuario di Bova fu innalzato sul finire del Seicento sui resti di una precedente costruzione e presenta una struttura esterna piuttosto semplice a cui fa da contraltare la ricchezza delle decorazioni interne. Una volta entrati, infatti, troverete fregi barocchi ad ornare lo spazio mononavato, due cappelle laterali ed un pregiato altare maggiore in marmo elegantemente decorato e con la nicchia centrale contenente la statua marmorea di San Leo. L’opera, attribuita a Pietro Bernini e datata 1582 raffigura San Leo con in mano un’ascia rotta – simbolo che può leggersi come un elogio della laboriosità di questo centro aspromontano ma anche, visto che l’ascia è rotta, come simbolo di pace – e appoggiato su un piedistallo su cui è inciso lo stemma cittadino con il bue, l’animale a cui le origini e la storia di Bova sono strettamente legate. Sulle pareti laterali troverete pregevoli stucchi del secolo XIX ritraenti soggetti sacri mentre di ascendenza barocca sono le ricche decorazioni della Cappella delle Reliquie, realizzata agli inizi del Settecento, dove sono custodite alcune ossa degli arti di San Leo ed il Suo teschio, oggetto di venerazione e frequenti pellegrinaggi da varie zone del Reggino. La cappella fu seriamente colpita da un’alluvione a metà del secolo scorso e si decise di trarre in salvo le Sacre Reliquie spostandone una parte nella vicina Africo dove sono ancora oggi custoditi altri resti del Santo Patrono.
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