Posto sul promontorio che divide la spiaggia di Chianalea da quella di Marina Grande di Scilla, il Castello Ruffo di Calabria è da molti considerato come uno tra i più bei castelli calabresi. La sua storia è assimilabile a quella della maggior parte delle fortificazioni in Calabria risalenti al periodo greco: fu dapprima un deposito commerciale, probabilmente usato per mettere in salvo le merci dalle incursioni dei pirati o dai bucanieri stessi per nascondere i bottini dei saccheggi, per poi divenire roccaforte, fortezza e castello. Vista l’eccezionale posizione strategica del luogo in cui è collocato, il Castello fu sempre uno dei primi obiettivi dei tanti dominatori che si avvicendarono a Scilla: ognuno di essi operò modifiche strutturali,contribuendo così a creare la pianta irregolare che è oggi visibile dall’alto. Le sue spesse mura sono dotate di feritoie e di torri di guardia e vi si accede attraverso un portale in pietra ad arco a sesto acuto recante lo stemma dei Ruffo di Calabria, l’ultima grande famiglia nobiliare che vi dimorò durante il Regno di Napoli. Una volta entrati si accede ad un cortile e quindi alla residenza vera e propria, caratterizzata da ampi saloni ricchi di quadri e arredi preziosi. Nonostante gli abusi del passato – fu usato come dimora per gli impiegati statali durante il fascismo e come Ostello della Gioventù negli Anni Settanta – oggi il Castello di Scilla, in cui la marina militare ha installato anche un faro, è stato riportato al suo antico splendore ed alla sua centralità culturale: vi hanno sede infatti manifestazioni, mostre e convegni sulla storia e la cultura calabrese oltre al Centro Regionale per il Recupero dei Centri Storici.
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