La Chiesa ipogea di Sotterra si trova in località Gaudimare, a pochi passi dal centro storico di Paola in prossimità della chiesa del Carmine che la sovrasta per gran parte. Costruita probabilmente nel secolo VIII d.C. dai primi cristiani della Calabria, subì diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli fino a scomparire forse in epoca cinquecentesca a causa di eventi franosi o per una copiosa alluvione del torrente Palumbo. Dopo oltre 350 anni di oblio venne fortuitamente scoperta da alcuni contadini paolani nel 1876. Il ritrovamento fu sensazionale: sommersa dalla terra vi era una basilica a navata unica sormontata da una volta a botte suddivisa da tre archi in quattro campate ed un’abside semicircolare affrescata con figure bibliche dai colori vivaci e dai molteplici stilemi artistici. I dipinti sull’abside e sul presbiterio costituiscono l'elemento di maggior pregio della Chiesetta di Sotterra, tanto che il "World Monuments Fund" la colloca tra i cento beni culturali più preziosi dell'Umanità. Gli studi sulla preziosa costruzione sacra sono tuttora in corso e manca una versione definitiva sulla sua collocazione storica ed artistica: sono infatti emerse due anime della chiesa, una paleocristiana bizantina ed un’altra di tipo monastico occidentale. E' altamente probabile che ciò sia dovuto al rimaneggiamento da parte di monaci Benedettini o Florensi di una precedente struttura bizantina. Le decorazioni dell’abside sono tra le più antiche testimonianze dell'arte cristiana in Calabria: nell'affresco è rappresentato il Cristo "Pantocratore" nella parte alta e la Madonna e gli apostoli in quella inferiore, a formare quasi un ideale triangolo, figura che rimanda all’idea di perfezione oltre che alla Trinità.
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