La Badia, come a Paola è noto il Monastero di Santa Maria di Valle Josaphat, è un imponente complesso monumentale sito in località Fosse. Costruito per volere di Drogone D’Altavilla e sua moglie Sibilla, esponenti di un’importante famiglia normanna, il complesso abbaziale deve il suo nome all’Ordine cavalleresco di Santa Maria della Valle di Josaphat, nato in Palestina per proteggere i Crociati durante le battaglie in Terra Santa. Il prestigio della Badia nel Medioevo fu tale che qui sostò anche il Re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone nel lungo cammino che lo avrebbe portato alla Terza Crociata. La struttura è architettonicamente semplice e ciò pone in risalto la torre, il portale della chiesa e la colonna normanna alla destra del tempietto. La torre, a base quadrata, è realizzata in malta e tufo e si sviluppa su due piani con vani di diversa grandezza, collegati da scale a chiocciole scavate in pietra arenaria: da non perdere la vista che si gode dal terrazzo all’ultimo piano, un tempo fortificato. La Torre fu il punto di riferimento per i paolani quando dovettero difendersi dalle incursioni nemiche ma anche un punto d’incontro per nobili e mercanti. La parte della Badia rivolta verso il mare è inoltre caratterizzata da vasche per la raccolta dell’olio ed altri prodotti locali. Il complesso, completamente restaurato, è sede del Museo Archeologico di Paola che raccoglie, tra gli altri reperti, le tante testimonianze di epoca romana rinvenute sul territorio.
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