La Chiesa Matrice di Polistena, nota anche come Duomo cittadino, è intitolata a Santa Maria Vergine e si trova nella parte alta della città. Vi si accede tramite un’ampia scalinata che sottolinea lo sviluppo verticale della facciata, corredata da lesene doriche, un imponente portale in pietra, un campanile laterale ed una nicchia nel centro del frontone, dovei è posta la statua della Vergine. Ancor più bello è l’interno, dove troverete un soffitto a cassettoni culminante con una volta a botte in corrispondenza dell’altare maggiore e numerosissime sculture lignee e marmoree: diverse statue di santi, tra cui quella di San Nicola, San Michele, Santa Chiara e Santa Veneranda. Senza nulla togliere al fonte battesimale in marmo e legno ed alle particolari teche lignee dove sono poste le statue, sono le opere pittoriche quelle maggiormente apprezzate nella Chiesa di Santa Maria Vergine. Molto famosa, ad esempio, è la pala d’altare cinquecentesca raffigurante la Deposizione del Cristo, un’opera che in molti ricordano anche perché utilizzata spesso per illustrazioni di vario tipo (sugli elenchi del telefono, ad esempio) e sul cui autore non v’è ancora certezza: per qualcuno appartiene alla scuola siciliana, per altri a quella del Montorsoli o di Michelangelo. Molto bella anche l’Ultima Cena raffigurata sull’altare del Santissimo Sacramento, opera del pittore locale Francesco Jerace, e la Resurrezione di Lazzaro sul soffitto centrale ad opera del pizzitano Carmelo Zimatore.
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