Nella parte meridionale del centro storico di Stalettì sorge l’Abbazia di San Gregorio, raggiungibile anche dall’omonimo Viale. Si tratta dell’edificio più antico di tutta la zona, nonostante dell’impianto originario della struttura sia rimasto davvero ben poco. Costruita attorno all’Anno Mille, infatti, l’abbazia è legata ai primi insediamenti di monaci di culto bizantino in Calabria ed alla leggenda del miracoloso arrivo a Stalettì delle spoglie mortali di San Gregorio, qui conservate ancora oggi. Distrutta e ricostruita più volte nel corso dei secoli secondo il gusto architettonico del tempo, la struttura si caratterizza per numerose decorazioni di stampo tardo-barocco: lesene alle pareti, archi, arcate cieche ed una bella cupola con numerosi affreschi aggiunti in anni recenti che raffigurano episodi evangelici. Molto bello, appena entrati, è l’altare maggiore in marmo che attirerà subito la vostra attenzione, dietro al quale è collocata la nicchia seicentesca contenente il busto di San Gregorio. Oltre ai marmi, molto usate dai costruttori e dai restauratori sono state le lastre di granito e di pietra calcarea, che conferiscono all’abbazia una caratteristica atmosfera interna, con giochi di luce molto accattivanti. Dopo alterne vicende a seguito del sisma del 1783, l’abbazia passò nel 1891 ai frati francescani minori che ne hanno fatto il loro convento sino ad oggi.
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