Il sito di Torre Mordillo è un’area di valente interesse archeologico, ove sono state individuate nel corso della prima campagna scavi, avvenuta nel 1888, una necropoli con 300 tombe a fossa. L’area di scavo ha restituito importanti corredi dell’età del Ferro (IX-VIII secolo a.C.) conservati oggi presso il Museo Archeologico di Cosenza. Poco distante da questa area, più tardi venne identificato l’abitato dell’antica Torre Mordillo, in contrada Stragolia, a cui la necropoli era connessa, testimoniato da frammenti di ceramica di produzione micenea. Fu alla fine dell’VIII sec. a.C., in coincidenza con la data di fondazione di Sybaris, che termina la documentazione dell’insediamento di Torre Mordillo, anche se, nel corso del VII e VI sec. a.C. sull’abitato di capanne si sovrappose un santuario e nel IV e III sec. a.C. nuovamente la strategica posizione del sito venne riconfermata dalla frequentazione di popoli provenienti dalla Lucania e dai Brettii, come documentano le fortificazioni militari di quel periodo.
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