Il luogo di culto più rappresentativo della città di Rossano è chiamato “Cattedrale nuova” per differenziarla alla precedente di epoca bizantina. Si innalza sul luogo ove sorgeva un oratorio eremitico, probabilmente del V secolo, in cui il monaco Efrem venerava l’icona di Achiropita. Innalzata a sede vescovile già dal VIII secolo, fu soggetta a vari rifacimenti la cui forma attuale risale ad un rifacimento attuato da Roberto d’Angiò nel 1330 celebrando il rito greco sino al 1460 e innalzato a Santuario nel 1949. La facciata principale possiede un cornicione che suddivide in due la struttura architettonica e reca un’iscrizione latina che tradotta significa “Per merito tuo, o Vergine Maria Achiropita la popolazione si onora”. Un portale centrale ne assicura l’ingresso principale che si presenta sormontato da una statua dell’Achiropita tra due bassorilievi di angeli e sulla sinistra un campanile del XIV secolo con cupola in maiolica verde e oro. Un interno sontuoso è a tre navate riccamente arredato da suppellettili di diverse epoche, con pareti decorate da vasi floreali e medaglioni e con soffitti lignei dorati ed intagliati. Spicca su un pilastro della navata centrale la famosa icona del V-VI secolo che rappresenta la Vergine con il bambino in braccio che comincia dall’XI secolo in poi ad essere chiamata Achiropita che significa “non dipinta da mano umana”.
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