La torre di San Marco Argentano è una testimonianza fondamentale del primo insediamento normanno in Calabria, costruita intorno alla metà del XI secolo ad opera di Roberto il Guiscardo. Costruita sulle rovine di un’antica fortificazione romana si eleva il torrione cilindrico chiamato comunemente Torre normanna, alta 22 metri, ma in realtà fu innalzata in epoca tardo-sveva o proto-angioina. I vari rifacimenti attuati nel corso nel tempo testimoniano l’importanza strategica del fortilizio che costituiva un ottimo strumento di avvistamento a controllo della valle del fiume Fullone. In seguito fu utilizzata da Federico II come prigione per poi passare di proprietà ai Corsini, ai Sanseverino e agli Spinelli. Nel corso del ‘700 venne ulteriormente rimaneggiata e utilizzata sempre come carcere. Nonostante le varie calamità naturali di notevole intensità che hanno invaso la regione, la torre gode di uno buono stato di conservazione. La Torre normanna presenta internamente cinque piani ad ambienti circolari ognuno destinato ad una funzione particolare. Al piano sotterraneo la Sala delle Granaglie, interamente accolta nel rivellino, risulta coperta da una volta conica senza aperture di illuminazione. Al primo piano la Sala delle Prigioni è priva del soffitto, crollato negli anni ’30. Al secondo piano la Sala delle Armi presenta una volta a sesto acuto. Al terzo piano la Sala delle Udienze è simile al precedente piano nella struttura e con finestroni manomessi nel ‘700. Al quarto piano la Sala del Principe quasi intatta nella sua struttura originaria possiede un antico forno, inglobato nella parete dell’edificio.
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